Piovano
Via dell’orso, 26
00186 Roma RM
Vincenzo Piovano
06 6869920
Alessandra Piovano
06 6869920
+39 3468663554
mosaici.roma@libero.it
Michela Piovano
06 6869920
+39 3492934818
Vincenzo Piovano, intagliatore e scultore, ha aperto la propria bottega nel 1973 a Roma in via dell’Orso 26.
Vincenzo è specializzato nella modellazione di materie prime come il legno, il marmo, l’avorio e il gesso. Ha iniziato questo lavoro per passione, la curiosità del mestiere è nata da bambino durante le processioni religiose, quando rimaneva affascinato dalle statue scolpite che passavano per le vie. Così ha iniziato a imparare in una bottega, quando si è trasferito da Priverno(LT) a Roma, dove si restauravano oggetti di pregio. Ha iniziato dalle mansioni più semplici: “All’età di 13 anni pulivo per terra e scartavetravo così tanto da consumarmi le dita”.
Dopo dodici anni di pratica ha infine aperto la sua attività. Oggi in bottega lavorano anche le figlie, Michela è specializzata in doratura, laccatura e restauro, Alessandra in mosaici artistici in marmo e smalto. Tutti condividono gli spazi del laboratorio, ognuno con il proprio banco da lavoro.
Tutta la famiglia ha avuto la possibilità di imparare il mestiere come un tempo: frequentando diverse scuole per la propria preparazione e botteghe di maestri che li hanno avviati alla propria carriera. Una pratica sempre più difficile, per via di costi e burocrazia che pochi artigiani ad oggi, dice Vincenzo, possono permettersi: “Siamo pieni di arte, capolavori che andrebbero restaurati e conservati negli anni, ma se nessuno avrà la conoscenza e l’esperienza per farlo, rischieremo di perderli”.
Come per ogni lavoro, il restauratore ha bisogno di pratica: occorrono dai 5 ai 10 anni prima di poter svolgere in autonomia i primi lavori. Tanto che, secondo Vincenzo, andrebbero studiate leggi per far sì che siano tutelati sia i ragazzi che vogliono intraprendere questi lavori , sia gli artigiani per poter tramandare i propri mestieri.
Avere bottega in centro storico non aiuta nel commercio, e infatti spesso è necessario alzare la saracinesca anche la domenica per poter arrivare a pagare la mole di tasse richieste.
I clienti principali della bottega sono privati, musei, istituzioni e ambasciate. Vincenzo e le figlie sono spesso chiamati per commesse di questi clienti.
“Occorre una forza lavoro per restaurare ciò che abbiamo e bisognerebbe formare persone su tutti i lavori di questo tipo”.
Il restauratore non smette mai di imparare, poiché non riproduce mai la stessa opera e l’80 per cento della giornata la passa dietro al banco.
Con le nuove tecnologie sono stati inseriti supporti utili per le lavorazioni, ma rimangono comunque fondamentali le antiche tecniche.